5 consigli per imparare a pregare il Rosario!

/5 consigli per imparare a pregare il Rosario!

5 consigli per imparare a pregare il Rosario!

In questo mese di maggio segnato dalla pandemia del coronavirus, il Papa ci ha invitato ad unirci nella preghiera del Rosario. Pur essendo una preghiera molto popolare, spesso la recita della corona viene percepita come una cosa noiosa, ripetitiva, antiquata…

5 Consigli pratici per imparare (o per insegnare!) a pregare la corona

Ecco allora cinque consigli pratici, per incoraggiare coloro che, per tanti motivi, non sono abituati a questo tipo di preghiera.

1. Il modo più facile per cominciare ad amare il rosario è abituarsi a portare in tasca una corona. Si tratta di un gesto semplice di affidamento a Maria. Un modo molto concreto e per nulla faticoso di esprimerle il nostro affetto filiale. Ogni volta che mettiamo la mano in tasca, possiamo dire un’Ave Maria, oppure invocare semplicemente Maria con il titolo che ci è più caro (Maria Ausiliatrice prega per noi; oppure Maria aiutami) o con parole spontanee che ci suggerisce il cuore…

2. Se si vuole iniziare a pregare la corona, è bene non preoccuparsi troppo di pregarla tutta intera. Il bello del rosario è che si può pregare anche solo un mistero al giorno, oppure seminare le decine in momenti diversi della giornata…. La cosa importante è che sia un momento di incontro con Gesù e con Maria.

3. La ripetizione dell’Ave Maria all’inizio può sembrare noiosa… per superare questo ostacolo può essere utile fare leva sull’immaginazione: possiamo immaginare che ogni Ave Maria sia un seme di bene, che Dio farà germogliare in qualche parte del mondo, dove c’è più bisogno. Così ogni Ave Maria diventa unica, irripetibile! Oppure, tenendo in mano la corona, possiamo immaginare di stringere la mano di Maria e che la ripetizione dell’Ave Maria sia come i “versi” ripetitivi che fa un bambino piccolo che sta imparando a parlare: la mamma si compiace di quei versi, anche se sono sempre uguali, li sa interpretare e ne gioisce. Maria gioisce del nostro affetto, del nostro ripetere la preghiera dell’Ave!

4. La cosa più bella del Rosario, tuttavia, è che ci aiuta a contemplare i misteri della vita di Gesù e di Maria, e, più li contempliamo, più diveniamo simili a loro. Questo contemplare ciò che ha vissuto Gesù è proprio il modo di pregare di Maria, che custodiva nel cuore e ripensava continuamente a ciò che aveva vissuto insieme al Figlio. Si tratta perciò, mentre si ripete l’Ave Maria, di immaginare le scene della vita di Gesù e di Maria, di cercare di vedere con gli occhi del cuore i loro volti, i loro gesti, e chiedere la grazia di entrare nei loro sentimenti. La cosa principale non è finire tutta la corona, e neppure rispettare i misteri del giorno. Qualunque momento della vita di Gesù e Maria può essere meditato! L’importante è lasciarsi toccare il cuore, lasciarsi trasformare dall’incontro con Maria e Gesù!

5. L’ultima cosa: è bellissimo e graditissimo a Maria, pregare la corona con un cuore grande, che si ricorda dei bisogni di tutti. Non ci sono limiti alle intenzioni che si possono mettere nella preghiera del Rosario. Tutti gli esseri umani, tutte le situazioni di dolore, proprio tutto, trova spazio nel cuore di Maria… Così, poco alla volta, si allarga anche il nostro cuore e diventa sempre più capace di riconoscere e di andare incontro ai bisogni dei fratelli e delle sorelle!

la-corona-rosario

Chi ben comincia, con il passare del tempo sentirà crescere in sé il desiderio di pregare la corona, di pregarla tutta, di pregarla in comunione con la Chiesa. Ma soprattutto, chi impara a pregare il Rosario, poco per volta sentirà crescere il desiderio di amare come amano Gesù e Maria e di fare in tutto, proprio in tutto, la volontà del Padre! Provare per credere!

 

 

Sr Linda Pocher, FMA
Docente di Spiritualità mariana
presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”

2020-05-21T10:31:46+02:0020 Maggio 2020|Rubriche, Spiritualità|