San Giuseppe vieni a casa!

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San Giuseppe vieni a casa!

«San Giuseppe mio prediletto,
vieni in Casa mia che ti aspetto!
Vieni e vedi,
quello che manca tu lo sai!
Vieni e guarda,
quello che manca portalo!
E se c’è qualcosa che non va
per casa mia,
vieni e portatela via!
»
(adattamento della preghiera recitata dalle prime FMA a Mornese)

Questa a San Giuseppe è una breve preghiera che le prime Figlie di Maria Ausiliatrice di Mornese amavano recitare: parole semplici, ma cariche di affetto e di fiducia nell’intercessione dello Sposo della Vergine e piene di quella sapienza concreta e profondissima che è tipica della nostra Madre Mazzarello!
San Giuseppe veniva invocato dalle prime FMA come il Custode della Casa, come colui che ha la capacità e il compito di prendersi cura del luogo in cui abitano le persone care, perché non vi manchi nulla di ciò che è necessario e non vi entri nulla di pericoloso o di nocivo. Proprio questa è la missione che Dio Padre ha affidato a Giuseppe: custodire la Casa in cui il suo Figlio fatto bambino, piccolo e indifeso, era andato ad abitare. 

Una Casa senza muri

Non dobbiamo pensare prima di tutto alla Casa fatta di muri. La prima Casa di Gesù, infatti, è Maria! Giuseppe, facendosi carico di Maria, si impegna a custodire la presenza di Gesù che sta crescendo nel suo grembo: custodisce Maria e il piccolo Gesù dalle dicerie della gente, offre loro un luogo sicuro e si occupa di tutto ciò che è necessario perché il piccolo possa nascere e crescere.
La presenza di Giuseppe al fianco Maria, inoltre, è una garanzia della verginità di lei e una dimostrazione di quanto l’amore casto possa essere fecondo: dal matrimonio casto di Maria e Giuseppe, infatti, nasce il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo! Non per niente Don Bosco invitava le FMA ad affidarsi a San Giuseppe per ottenere la grazia di vivere pienamente il voto di castità.

Festa San Giuseppe

La Casa del nostro cuore

In questi giorni difficili, in cui siamo costretti a restare chiusi in casa, potremo riscoprire questa piccola e semplice preghiera e attraverso di essa affidare a Dio prima di tutto la Casa che è il nostro cuore: Gesù vuole abitare nel nostro cuore, vuole crescere in noi e portarci alla carità perfetta, ma… forse nel nostro cuore manca qualcosa (l’umiltà, la pazienza, la fede…) o forse c’è qualcosa da portar via (orgoglio, invidia, rancore,…).

La Casa del nostro corpo

Possiamo affidare a San Giuseppe la Casa che è il nostro corpo: il corpo, infatti, è creato per essere il Tempio di Dio, dice San Paolo! Ma, forse ci manca qualcosa (la salute per esempio…) o forse c’è qualcosa di troppo (qualche brutta abitudine, qualche dipendenza, qualche disordine…) o forse sentiamo il peso di vivere con equilibrio la sessualità e non riusciamo a governare il nostro corpo.

La Casa che è la famiglia

Possiamo affidare a San Giuseppe la Casa che è la famiglia (o le comunità religiose FMA e SDB): il Collegio di Mornese era la “Casa dell’amore di Dio” e chi vi entrava faceva l’esperienza di essere amato da Dio. Dio desidera che si possa fare la stessa esperienza in ogni famiglia e in ogni comunità religiosa. Ma… spesso sentiamo che qualcosa ci manca (a volte le risorse materiali, a volte manca la carità, la disponibilità al dono di sé e al perdono) e che ci sono cose davvero di troppo (tradimenti, mormorazioni, divisioni, gelosie…).

La Casa che è la Chiesa

Infine possiamo affidare a San Giuseppe la Casa che è la Chiesa: la Chiesa, infatti, è la Casa in cui si radunano tutti i figli di Dio! Sono tante le necessità della Chiesa sparsa nel mondo, le necessità dei sacerdoti, dei missionari, delle congregazioni, delle comunità parrocchiali… ci sono tanti peccati che devono essere confessati, tanti mali da cui la Chiesa deve essere liberata e c’è tanto bisogno, per tutti, di convertirsi e di crescere nella santità!

Certamente San Giuseppe ascolterà la nostra preghiera e otterrà per noi ciò che gli chiediamo per il bene delle nostre Case, perché in esse Gesù possa farsi ancora presente e crescere in età, sapienza e grazia, proprio come nella Casa di Nazaret! San Giuseppe lo otterrà per noi, perché proprio questo è il compito che gli è stato affidato da Dio: ne dobbiamo approfittare!

 

 

Sr Linda Pocher, FMA
Docente di Spiritualità mariana
presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”

2020-03-18T18:00:38+01:0018 Marzo 2020|Spiritualità|