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Oltre il limite!
Con la Domenica delle Palme entriamo nella Settimana Santa e si conclude così il tempo di Quaresima. Inizia il tempo della Passione: come Gesù deve varcare la soglia che lo porterà alla croce, anche noi oltrepassiamo quel limite che ci separa dagli altri, che ci impedisce di uscire e di prendere il volo.
“Mentre [Gesù] avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada” (Lc 19,36)
Nella versione di Luca non si racconta dell’ingresso in Gerusalemme ma vi è l’atto di stendere mantelli su un asino per poter farne una sella a Gesù. A questo episodio segue la stesura di mantelli sul cammino che verrà percorso. Tali gesti denotano da un lato una valenza regale ma, dall’altro, anche un’essenza umile: non avendone uno in possesso, è Gesù che chiede ai suoi discepoli di cercare il puledro. Il suo ingresso nella Città Santa non doveva essere fatto con il classico canone trionfale dei vincitori bensì in un clima di pace, con la semplicità del Re che viene a servire il suo popolo, senza utilizzare la violenza. Giunge così a Gerusalemme.
Alla ricerca della verità
L’immagine dell’attraversamento della porta ritorna anche in un film di satira fantascientifica dai temi tuttora attuali: The Truman Show.
Diretto da Peter Weir ed interpretato da Jim Carrey, racconta la storia di Truman Burbank, un uomo che non sa di essere al centro di un gigantesco reality show. Fin dalla nascita infatti è stato filmato in ogni suo singolo movimento, 24 ore su 24, e ogni persona che fa parte della sua vita è in realtà un attore del programma televisivo. Con il passare del tempo però, inizia a notare alcune crepe, alcuni errori e per questo motivo ricerca la verità. Nella scena finale, dopo un travagliato tentativo di fuga, sfida quella finzione a cui non sapeva di appartenere e varca quella porta che lo teneva ancorato al mondo artificiale.
“Potrebbe andarsene quando vuole. Se fosse qualcosa di più di una vaga aspirazione, se fosse assolutamente determinato a scoprire la verità, noi non potremmo fermarlo.”
Christof, Regista del programma televisivo “The Truman Show”
Il regista lo tenta, descrive il mondo reale come oscuro, pericoloso e pieno di insidie mentre quel reality che, con tanto impegno, ha creato per lui, è la bolla in cui mai verrà ferito, un falso Eden in cui potrà trascorrere una vita tranquilla e colorata. Il protagonista però non cede e dopo aver salutato l’enorme set in cui sempre aveva vissuto, varca la porta e si precipita ad incontrare la vita vera. Il messaggio che dona agli spettatori è chiaro: “Non sei nato per essere uno spettatore della tua vita. Esci, vivi e non temere”.

I rischi del cambiamento
Gesù attraversa la porta di Gerusalemme sapendo che sarebbe stato giudicato e accusato e così anche Truman esce dal suo stesso show per conoscere la realtà, con coraggio e speranza. La soglia in entrambi i casi non è solo un luogo fisico ma è un passaggio interiore: si passa dalla comodità alla responsabilità, dalla vita come sopravvivenza alla vita vera. Accettano i rischi che il cambiamento possa comportare e scelgono la libertà e la possibilità di salvare non solo se stessi ma anche gli altri. Oltrepassare quella porta, anche la più paurosa, porta degli squilibri e ci obbliga ad uscire dalla nostra zona di comfort. Truman viveva in una prigione che gli era stata imposta ma anche noi, nella nostra quotidianità, ci chiudiamo in noi stessi innalzando dei veri e propri muri. Abbatterli non è semplice ma abbandonare le proprie rigidità, la propria sicurezza e il controllo che cerchiamo di mantenere su ogni aspetto della nostra vita, ci dà la possibilità di essere veramente noi stessi, di vivere nella speranza e di vivere in modo autentico.
Martina Mezini
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