Non tutti i giovani guardano la vita dal balcone… In realtà sono molti quelli che si interrogano su quanto succede a livello nazionale e internazionale. Il prossimo appuntamento con No balconear sarà un dibattito on-line mercoledì 11 novembre 2020 su temi politici odierni.
C’è un capitolo dell’Enciclica Fratelli tutti dal titolo La migliore politica che offre un orizzonte e una direzione di senso agli eventi di questi giorni. Il capitolo non costituisce un programma politico, né indica preferenze per schieramenti particolari, ma giunge ad una prima conclusione, dopo che si era precedentemente parlato di ombre nel mondo e del bisogno di una cultura dell’incontro.
La politica e il bene comune
Certamente la migliore politica è quella indirizzata al bene comune dell’intera comunità umana. Ma ci accorgiamo che ogni politica, prima ancora dei programmi o dei progetti, deve fare i conti con i leader politici. Ce lo ricorda Fratelli tutti: ”Ci sono leader popolari capaci di interpretare il sentire di un popolo, la sua dinamica culturale e le grandi tendenze della società. Il servizio che prestano, aggregando e guidando, può essere la base per un progetto duraturo di trasformazione e di crescita, che implica anche la capacità di cedere il posto ad altri nelle ricerca del bene comune” (n. 159); ce ne sono altri che scivolano in vizi legati ad un uso discrezionale del potere commettendo abusi di ogni genere. Ciò che si dice dei leader politici, per analogia si può applicare anche alla partecipazione dei cittadini, che può influenzare le scelte politiche dei leader, e che richiede, a suo volta, intelligenza delle situazioni, apertura sociale, disponibilità a lasciarsi coinvolgere. E. Mounier espresse con cinque verbi questa partecipazione: uscire da sé, comprendere, prendere su di sé, dare, essere fedele. La politica diventa in questo modo servizio, non ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone.
La dignità umana al centro della politica
Mentre seguiamo con una certa apprensione le Elezioni americane, anche per ciò che il risultato determinerà a livello internazionale, ci chiediamo se sia un’utopia desiderare una politica “che pensi con una visione ampia, e che porti avanti un nuovo approccio integrale, includendo in un dialogo interdisciplinare i diversi aspetti di crisi“ (Papa Francesco); se sia illusorio pensare una politica come amicizia sociale, ancor di più in questa fase di pandemia che ha messo in difficoltà i sistemi economici. Mercato e finanza da soli non risolvono tutto, è necessario “rimettere la dignità umana al centro e su quel pilastro ricostruire le strutture sociali alternative di cui abbiamo bisogno” (Papa Francesco). In altre parole, ciò di cui abbiamo bisogno è un cambio di rotta.
Sr Bruna Calgaro, FMA
comunità di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Triveneto