In cuor tuo

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In cuor tuo

«Nell’attuale contesto culturale la Chiesa fatica a trasmettere la bellezza della visione cristiana della corporeità e della sessualità, così come emerge dalla Sacra Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero degli ultimi Papi. Appare quindi urgente una ricerca di modalità più adeguate, che si traducano concretamente nell’elaborazione di cammini formativi rinnovati».
(Documento Finale del Sinodo dei Vescovi sui giovani, n. 149)

Il mondo degli affetti

In questo tempo di primavera della Chiesa, specialmente nel campo della Pastorale giovanile, come Ispettoria Triveneta, ci siamo lasciate interpellare dal grande lavoro di raccolta che il Sinodo dei giovani ha fatto sulle sfide urgenti lanciate alla Chiesa dal mondo giovanile. Tra queste, la sfida dell’affettività emerge in maniera prepotente perché, educativamente e carismaticamente parlando, ci chiama ad ascoltare i giovani e ad accompagnarli con cura e competenza dentro il grande mondo degli affetti, motore assolutamente potente e nel contempo fragile.

Un equipe a servizio

Una piccola equipe di studio ha provato ad entrare nel tema e ad ascoltare la richiesta di molte comunità dell’Ispettoria che chiedono di essere accompagnate e di trovare degli aiuti per affrontare queste tematiche insieme ai giovani. Ciò che non si vuole fare è creare l’ennesimo gruppo di “esperti” che offrono un servizio formativo nelle case. Siamo convinti che i primi veri esperti sono coloro che vivono con i ragazzi, che li incrociano tutti i giorni nei corridoi della scuola, che ne raccolgono le lacrime nel tempo della delusione e dell’abbandono o che gioiscono con loro nel tempo dell’innamoramento. Così l’equipe ispettoriale, oltre che essere luogo di studio, di condivisione di saperi e di competenze, vorrebbe diventare piano piano uno strumento di aiuto per i collegi docenti o dei formatori, le comunità animatori, le equipe di educatori.

Partire dalla trasformazione dell’ambiente

Lo scopo di questo cammino è quello di accompagnare educatori ed insegnanti a leggere insieme la realtà affettiva ed effettiva dei loro giovani in modo profondo, per arrivare a costruire con loro un progetto su misura dei giovani concreti che hanno di fronte; la convinzione che ci muove è che non ci può essere, in un campo delicato come questo, una pura formazione teorica: lavorare nel campo degli affetti implica che ci sia una trasformazione dell’ambiente educativo, delle scelte concrete di ambiente che portino verso rapporti liberi, puri, orientati al dono di sé, dove ognuno possa esprimere la propria vocazione in modo luminoso così che i giovani ne vengano contagiati.

La bellezza dell’amore

In un clima culturale in cui il corpo e la sessualità sono trattati alla stregua di oggetti e di “esercizio”, vorremmo trasmettere ai giovani la bellezza della visione cristiana della corporeità e della sessualità, che prima di dire dei no, dice sì alla vita, al mistero di ogni persona, alla bellezza dell’amore che sa essere fedele fino alla fine.

 

 

Sr Francesca Giacchetto, FMA
comunità di Trieste dell’Ispettoria Triveneto

2022-10-14T09:28:03+02:0016 Ottobre 2022|Educazione|