Intervista flash a chi si sta preparando ai Voti Perpetui nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice in tempo di Covid.
NOME: Jessica
COGNOME: Soardo
PROVENIENZA: Torviscosa (Ud)
COMUNITÀ: Padova Don Bosco
1) Perpetua in tempo di Covid: come ti stai preparando?
Mi sto preparando giorno dopo giorno stando dentro all’incertezza che questo Covid ci pone davanti in modo violento e sfacciato; un’incertezza che mi aiuta quotidianamente ad andare all’essenziale che è Gesù, e un’incertezza vissuta insieme agli altri, soprattutto i giovani che vivono ferite e difficoltà più grandi delle mie. Un’incertezza che mentre manda all’aria tanti piani e programmazioni, mi fa vedere con più chiarezza l’azione concretissima della Provvidenza.
2) Qual è stata la prima volta che hai pensato\capito che volevi di farti suora?
Era estate, avevo 17 anni e galeotto fu un Camposcuola di due settimane con la mia parrocchia, proposta che avevo inizialmente rifiutato perché in parrocchia non avevo mai fatto niente, anzi, stavo ben lontano dalla chiesa. Quando sono tornata a casa da questa esperienza nuova mi sono detta che esisteva una felicità più grande dei miei bei voti a scuola, e questa felicità stava nel prendersi cura di qualcuno. Mi era anche chiaro, però, che questo spendersi per gli altri c’entrava con Dio. Nella stessa estate ho poi fatto un’esperienza a Taizé in Francia e lì ho capito che quell’intuizione poteva voler dire per me una scelta più radicale e ho allora iniziato ad interrogarmi sulla vita “consacrata”, quando ancora questa parola non sapevo bene cosa volesse dire e quando Dio per me era ancora un mezzo sconosciuto.
3) Gita del grest al mare o in montagna?
Al mare assolutamente, però magari ci informiamo e andiamo in un mare dove non ci sono né squali né meduse!!
4) Come e quando i giovani ti hanno “rubato il cuore”?
Se guardo indietro, devo dire la verità, sono tante le volte in cui ho detto: “mi hanno rubato il cuore”, e ogni volta sembrava più vero. Ma c’è stato un momento particolare, ho in mente una data precisa: maggio 2016 con i giovani di Due Carrare. Anche prima avevo una predilezione forte per i giovani, ma in questo momento sono entrati quasi prepotentemente nella mia vita e da allora, come degli audaci predatori, ogni volta rubano un pezzo di cuore in più. Scopro allora, grazie a loro, che il mio cuore non è del tutto conquistato una volta per tutte: è sempre un po’ più grande e capace di voler sempre più bene.
5) La citazione biblica che preferisci
«La verità vi farà liberi». Ce ne sono tante, ma questa è una delle mie preferite… Questa citazione racchiude per me il desiderio profondo della libertà, quella vera, mai raggiunta. E la ricerca della verità, la ricerca cioé di dove Dio si nasconde e dove si fa trovare, anche nelle situazioni più strane, mi fa tener ben desto questo anelito. Di continuo.
6) Cosa ti affascina di Don Bosco?
Noi non lo diciamo spesso: don Bosco aveva un temperamento tremendo, burrascoso, irruento; ma i giovani in lui hanno fatto il miracolo e lui si è lasciato rendere santo da loro. Questo mi affascina tantissimo.
7) Cosa ti affascina di Madre Mazzarello?
Il fatto che dopo la malattia del tifo, seppur debilitata, non si è scoraggiata ma ha trovato nuove soluzioni e nuovi modi per ripartire.
8) Lana o pile?
Assolutamente pile!
9) Con Gesù o senza Gesù non è la stessa cosa: cosa vuol dire per te?
Vuol dire che non ho una famiglia mia, non ho dei figli miei, non ho una casa mia, ma niente di quello che vivo lo vivo da sola, da zitella: siamo sempre in due. E tutto il resto è dato, in un modo che non so spiegare, al centuplo. Siamo in due a volte a gioire, a volte a piangere, a volte a dover ricominciare, spesso e volentieri a ringraziare, ma sempre in due. Dico sempre che un uomo – lo dico scherzando ma non è tanto uno scherzo – mi avrebbe un po’ stufato dopo un po’, non mi sarebbe bastato: ci voleva proprio Dio!
10) Un per sempre in un tempo di relazioni fluide: perché rischiare così?
In realtà mi chiedo perché non rischiare? La vita è solo una, anche questa nostra storia ce lo continua a ricordare: la vita è una e non abbiamo un tempo infinito qua su questa terra. Quando capisci per chi sei, perché sei in questo mondo, dentro ti scatta qualcosa e ti dici: “voglio per sempre questa cosa qui!”. Questa cosa qui per me è: “voglio essere per sempre per i giovani con Dio”.