In questi ultimi mesi si sono moltiplicate le iniziative per chiedere che l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione sia una disciplina autonoma e non più solamente inserito nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale come previsto dalla legge 169/2008.
Oltre alla proposta depositata da alcuni parlamentari, si è recentemente conclusa la raccolte firme promossa dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per la legge di iniziativa popolare finalizzata all’introduzione di Cittadinanza e Costituzione come disciplina a sé stante. Anche alcune regioni, tra cui il Veneto, si sono mosse in questa direzione.
Buoni cristiani e onesti cittadini
Nelle scuole salesiane Cittadinanza e Costituzione viene già valorizzata, ricordando che essere buoni cristiani e onesti cittadini per Don Bosco è un invito che, pur partendo dal comportamento individuale, assume indubbiamente rilevanza sociale. In altri scritti Don Bosco mette in luce il nesso di causalità tra società e cristianesimo: «buon cittadino perché buon cristiano» 1.
Questo profondo legame è chiaro fin dagli inizi del cristianesimo. Si legge, infatti, nella Lettera a Diogneto: «I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. (…) Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi» 2.
Anche ai nostri tempi la Chiesa ci invita all’impegno attivo nella società e nella politica, che Papa Francesco ci indica come «una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune» 3.
Io posso!
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione a scuola è, dunque, una preziosa occasione per la formazione integrale della persona e la didattica per competenze è il contesto naturale in cui questo tipo di educazione può avvenire.
A questo si unisce anche l’esperienza del service learning, già in atto in alcune nostre scuole, e il progetto “Io posso!” che, ideato in India con il nome di Design for Change, è stato presentato al Convegno Nazionale CIOFS/Scuola “Educare alla bellezza generativa” 4.
Una sfida
Molta attenzione va prestata da parte degli insegnanti alla scelta dei libri di testo affinché la famiglia, il valore della vita umana e altri temi importanti e delicati non siano presentati secondo l’ideologia del gender e in modo non adatto all’educazione umana e cristiana.
Si apre dunque una sfida ed un’opportunità, a patto che Cittadinanza e Costituzione non diventi un’ulteriore disciplina scolastica, svuotata del suo potenziale impatto formativo, né un veloce e superficiale approccio trasversale tra discipline affini.
Sr Gloria Tibaldi, FMA
Docente di italiano presso la Scuola Secondaria di Primo Grado
dell’Istituto Don Bosco di Padova
[1] La storia d’Italia raccontata alla gioventù, Torino 1855, p.184
[2] Lettera a Diogneto, a cura di G. Gentili, EDB, Bologna 2014, V, 1.10
[3] Evangelii Gaudium, 205
[4] Ariccia 26-28 ottobre 2018