L’ultima notizia dei vangeli su Maria riguarda il Calvario. In quella sera tragica Maria era rientrata a Gerusalemme con le altre donne e col discepolo che Gesù amava, dopo aver sepolto il cadavere del Figlio. Poi, i vangeli su di lei tacciono. Nonostante questo, molti santi e sante lungo la storia della Chiesa, sulla scia dei vangeli apocrifi, hanno immaginato che Gesù risorto sia apparso prima di tutto alla Madre, in segreto, per consolare il suo cuore trafitto ai piedi della croce. Al di là di queste ricostruzioni ipotetiche, il rapporto tra Maria e il Risorto avviene soprattutto all’interno della comunità apostolica, di cui Ella è Madre, come era stato voluto dallo stesso Gesù in croce (Atti 1,12-14).
Da Nazaret al Cenacolo
Nel giorno dell’Annunciazione, Maria aveva già vissuto la sua personale Pentecoste. Conosceva di persona, non per sentito dire come gli apostoli, la potenza dello Spirito. Sapeva come quel “dito della mano di Dio” può trasformare profondamente la vita di chi l’accoglie con piena disponibilità. Per questo Gesù ha potuto fare di Lei la Madre della Chiesa nascente. Nel racconto della Pentecoste, l’elemento fondamentale è dato dal fatto che la comunità è riunita in preghiera. La sua esperienza dello Spirito e la sua capacità di conservare in cuore la parola e di attendere con pazienza il suo pieno sviluppo, rendono Maria un punto di riferimento nella prima assemblea ecclesiale. Nella preghiera e nell’ascolto, nell’apertura all’azione di Dio, Maria è maestra degli apostoli.
Con Gesù Eucaristia
Il Cenacolo, oltre alla sede del dono dello Spirito Santo, della riconciliazione sacramentale (Gv 20,22-23) e del sacerdozio ministeriale, è soprattutto il simbolo dell’eucarestia, essendo stato il luogo dell’ultima cena. C’è quindi un legame stretto tra il culto mariano e l’eucaristia, di cui don Bosco era profondamente consapevole, basti pensare al “sogno delle due colonne”. Anche se gli evangelisti ignorano la presenza di Maria all’ultima cena, abbiamo la testimonianza della sua presenza con gli Apostoli nel Cenacolo, dopo la Pasqua: in questa luce possiamo riconoscere in Maria colei che ci indica suo Figlio presente nell’eucaristia, segno permanente del suo “essere con noi”.
Sogno delle due colonne di Don Bosco
Una nuova Pentecoste
Dopo la Pasqua, viene la Pentecoste. Dopo la lunga quaresima che, nostro malgrado abbiamo vissuto a causa della pandemia del coronavirus, si iniziano ad intravedere i primi germogli di risurrezione, in mezzo però ad una diffusa incertezza e paura che non sembra diminuire. Come gli apostoli nel cenacolo, anche noi sperimentiamo la fragilità della nostra fede, di fronte ad eventi che ci sovrastano. Come la Chiesa nascente, anche noi con Maria, chiediamo con tutte le nostre forze una nuova effusione dello Spirito santo, capace di rinnovare in profondità i nostri cuori! Oggi come allora, il mondo intero sarà rinnovato.