CINESCHEDA | Un mondo a parte

/CINESCHEDA | Un mondo a parte

CINESCHEDA | Un mondo a parte

Salvare la scuola

Il film racconta le disavventure di Michele – Antonio Albanese – insegnante elementare che insoddisfatto della vita professionale condotta nella grande città, decide di dare una svolta alla propria esistenza trasferendosi nel piccolo paese marsicano di Rupe, nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo. La trama è semplice, non sempre realistica, tuttavia la bravura dei protagonisti e l’amore del regista nei confronti della sua terra, l’Abruzzo, e della scuola, offrono allo spettatore l’opportunità di fragorose risate e qualche riflessione sull’importanza di una istituzione e di una professione, quella dell’insegnate, che la società fatica ancora a valorizzare come si deve! Insieme alla vicepreside Agnese – Virginia Raffaele – Michele dovrà trovare il modo per mantenere aperta la piccola scuola locale, intitolata a Cesidio Gentile, il poeta e pastore abruzzese noto come “Jurico”, che, a causa del calo demografico, è destinata a chiusura e accorpamento.

Accogliere la diversità

L’arrivo di Michele a Rupe è drammatico: il suo idealismo si scontra fin da subito con la vita di montagna, le sue durezze e la sua cultura. Nonostante le differenze evidenti nel modo di comportarsi, di parlare e di comprendere la vita, gli abitanti del paese si dimostrano capaci di comprensione e accoglienza. Michele insegna, certo, ma soprattutto impara. Il tema dell’accoglienza, inoltre, diventa fondamentale nella seconda parte del film, quando i protagonisti si accorgono che l’unico modo per salvare la scuola consiste nell’accogliere e inserire prontamente un gruppo di bambini rifugiati con le loro famiglie, di cui i telegiornali hanno annunciato l’imminente arrivo in Italia. Si tratta di un tema particolarmente caro a Papa Francesco, qui presentato con ironia, ovvero l’importanza di saper riconoscere in coloro che vengono in Italia in cerca di una vita più degna non una minaccia ma una risorsa.

Contemplare la bellezza

Protagonista importante della pellicola, accanto agli attori, è l’Abruzzo: la neve, il silenzio, i lupi. La cinepresa che si sofferma sui dettagli del panorama, la tenerezza con cui è presentata la vita di montagna, restituiscono agli spettatori il senso dello stupore di fronte alla bellezza di una natura parzialmente selvaggia e il desiderio di una vita più capace di sintonia con essa. Il tema ecologico, d’altra parte, affiora a più riprese, soprattutto come preoccupazione di Michele, e può favorire anche nel pubblico la riflessione e il dialogo. In Italia, d’altra parte, le zone rurali sono ancora preponderanti e spesso, purtroppo, non abbastanza valorizzate. Cultura non significa soltanto biblioteche e monumenti, anche i dialetti locali e le tradizioni popolari che costituiscono l’identità concreta degli italiani, che si caratterizza da sempre per un pluralismo di fatto, sono patrimonio da proteggere, nell’ottica dell’ecologia integrale promossa da Papa Francesco.

Sr Linda Pocher, FMA
Docente di Spiritualità mariana
presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”

CINESCHEDA

2025-01-23T12:37:16+01:0023 Gennaio 2025|Rubriche|