CINESCHEDA | Brado

/CINESCHEDA | Brado

CINESCHEDA | Brado

CINESCHEDA è una rubrica di cinema on line che si propone di mettere a disposizione contenuti e schede didattiche di approfondimento per tutti coloro che amano leggere la vita attraverso la pellicola cinematografica.

La grazia salvifica del cinema è che con pazienza e un po’ d’amore, possiamo arrivare a quella creatura meravigliosamente complessa che si chiama uomo.
Jean Renoir

 

Brado

Clint Eastwood all’italiana

Brado è il nome del ranch in cui Renato vive solo, vecchio e scorbutico, nel tentativo di domare il cavallo da corsa dal cui successo si attende il riscatto di una vita. Al centro del racconto sta la relazione tra il cowboy italiano, che ricorda terribilmente Clint Eastwood nelle sue interpretazioni più tipiche, e il figlio Tommaso, costretto a tornare controvoglia al ranch per prendersi cura del padre infortunato. Il film, perciò, che purtroppo non ha riscosso molto successo nelle sale, è molto adatto a far riflettere un pubblico di adulti e di giovani adulti sui temi del rapporto tra generazioni, dell’educazione e dell’eredità, che non è fatta solo di cose, ma anche di abitudini, di caratteristiche e di un modo di vedere e di prendere la vita che i genitori inevitabilmente trasmettono ai loro figli.

I casi della vita

La durezza di Renato, la sua scorza di scontrosità, con cui ha tentato di difendersi dalla montagna di casi avversi che gli sono crollati addosso nella vita, sembra essere un elemento fondamentale dell’eredità che egli cerca di consegnare al figlio Tommaso e alla figlia Viola. Renato desidera che i suoi figli siano forti, prima di tutto, e per questo non risparmia loro nulla. Tommaso, invece, continua a scappare dal confronto con il padre, con la sua educazione e con il suo lavoro al ranch. Dai casi della vita, lieti e tristi, non può però scappare, neppure lui. E la vita stessa lo porterà, volente o nolente alla resa dei conti che lo farà approdare, finalmente, ad una vita da adulto. 

Tu non sei Dio

Fino a che punto un essere umano può decidere della vita e della morte, di sé stesso e degli altri viventi che condividono il suo quotidiano? Intorno a questa domanda, non detta, ma resa narrativamente attraverso una serie di episodi che punteggiano lo sviluppo della pellicola, si aggroviglia e infine si scioglie il conflitto tra Renato e Tommaso. Entrambi dovranno imparare ad accettare, nel dolore, di non poter essere il Deus ex machina di nessuno, ma che piuttosto, come dice il saggio, per ogni cosa c’è un tempo sotto il sole, c’è un tempo per vivere e c’è un tempo per morire (Qoelet 3).

 

Sr Linda Pocher, FMA
Docente di Spiritualità mariana
presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”

CINESCHEDA

2023-12-09T15:06:42+01:0011 Dicembre 2023|Rubriche|