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CINESCHEDA | L’elefante del mago
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CINESCHEDA | L’elefante del mago
CINESCHEDA è una rubrica di cinema on line che si propone di mettere a disposizione contenuti e schede didattiche di approfondimento per tutti coloro che amano leggere la vita attraverso la pellicola cinematografica.
«Noi sappiamo che sotto l’immagine rivelata ce n’è un’altra più fedele alla realtà, e sotto quest’altra un’altra ancora, e di nuovo un’altra sotto quest’ultima, fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai, o forse fino alla scomposizione di qualsiasi immagine, di qualsiasi realtà.»
Michelangelo Antonioni
L’elefante del mago
La storia di Peter
Tratto dall’omonimo romanzo di Kate DiCamillo, in questo film d’animazione gli elementi della fiaba classica sono tutti presenti: il giovane eroe, buono ma sfortunato, un grande sogno da realizzare, tre prove da superare e, per condire il tutto, un bel pizzico di magia. La pellicola, infatti, racconta la storia di Peter, orfano di guerra, cresciuto da un anziano militare in congedo. La vita quotidiana di stenti e rigidi addestramenti militare, però, non riesce a spegnere nel cuore del ragazzo la speranza di ritrovare la sorellina, separata da lui al momento della nascita, durante la quale la madre è morta di parto. Il suo tutore sostiene che la bambina sia morta, ma Peter ricorda di averla tenuta viva tra le sue braccia e crede fermamente di poterla riabbracciare. Un giorno, in una piazza della città, Peter incontra una indovina, la quale gli assicura che potrà ritrovare la sorella seguendo le tracce di un misterioso elefante.
Una città senza magia
L’intera vicenda si svolge a Baltese, una cittadina che, a causa di una guerra ormai finita ma ancora troppo vicina per essere dimenticata, trascorre le sue giornate sotto una perenne coltre di nubi, che impedisce al sole di raggiungere i suoi abitanti e portare luce, colore, gioia di vivere. In particolare, ciò che manca nel cuore degli abitanti è la fede, ovvero quell’apertura del cuore che rende possibili anche le cose impossibili. Proprio per questo, in città, non c’è più magia. Fino a che, durante uno spettacolo fallimentare, un mago pasticcione fa cadere, per sbaglio, un elefante dal cielo creando lo scompiglio generale e finendo per farsi mettere in prigione. A Peter non sembra vero: chiede al re di poter aver in consegna l’elefante. Il re lo concede, a patto che Peter riesca a superare tre prove impossibili, una più difficile dell’altra.
Fede, speranza e carità
La vicenda di Peter richiama l’attenzione di tutta la città. Grandi e piccini accorrono in piazza per assistere allo svolgimento delle prove. All’inizio increduli, progressivamente contagiati dal ragazzo, gli abitanti di Baltese ritrovano la speranza e la fede. Peter, nel frattempo, dimostra di avere non soltanto fegato, ma anche cuore! L’incontro con l’elefante, infatti, che all’inizio si presenta ai suoi occhi strettamente funzionale al raggiungimento del suo scopo – il ritrovamento della sorella – si trasforma gradualmente proprio grazie all’amore. Peter si rende conto della sofferenza dell’animale e capisce che non può semplicemente strumentalizzarlo per i propri fini. Proprio il cammino di crescita nella fede, nella speranza e nell’amore che Peter avvia inconsapevolmente e nel quale tutti i suoi concittadini rimangono coinvolti porterà, inaspettatamente, alla risoluzione positiva della vicenda.
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