30 giorni speciali!

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30 giorni speciali!

1 mese. 30 giorni. 720 ore. 43200 minuti.

Ok mi fermo qui! È questo il tempo speciale per vivere un’esperienza comunitario-apostolica durante il Noviziato. Dal caldo di Roma sono arrivata a Novale, (ridente frazione di Valdagno che si trova sulle sponde del fiume Agno ed è attorniato da boschi e montagne), aggiungendo qualche maglia pesante. 

Aria di novità

Qui mi ha accolto una bella comunità composta da 6 suore a cui non manca il desiderio e l’impegno di mettersi a servizio con la preghiera, il dialogo e le tante attività che animano le giornate del paese. Perché è proprio di paese l’aria che ho iniziato a sentire fin dai primi giorni: un’accoglienza semplice e spontanea, nata anche un po’ dalla curiosità di incontrare la novizia che viene da Roma

Durante la settimana dopo la messa andavo con i bambini della Scuola dell’Infanzia, in particolare con le Farfalle (3-5 anni), tra corse, disegni, scenette e soffiate di naso; il pomeriggio invece passavo all’adolescenza con il Doposcuola delle medie (e qui ripasso di geografia e frazioni con le potenze, ping-pong e partite a dama). 

Si parla di vita!

Mi ha colpito molto come la gente qui si conosce e si saluta per strada, come i ragazzi sono semplici e la bella collaborazione-amicizia con don Antonio, il parroco dell’Unità Pastorale (che comprende 5 parrocchie). Come tante altre città anche qui questo tempo ha portato a maturare scelte che portano a dei cambiamenti in diverse realtà dalla catechesi all’organizzazione della scuola dell’infanzia e del Doposcuola: tutto per il bene!

Ringrazio tanto il Signore per questa esperienza e per come l’ho sentito presente nelle persone incontrate, e un altro grande grazie va alle Figlie di Maria Ausiliatrice che mi hanno fatto conoscere non solo le bellezze naturalistiche della vallata ma anche la bellezza di una comunità che condivide sia momenti belli di fraternità sia quelli più tristi: insomma si parla di vita!

noviziato-FMA

Chi posso essere per gli altri?

Ottobre è il mese missionario e lo è stato in modo particolare anche per noi – dico noi perché dai noviziati di Roma e Castelgandolfo siano partite in 14, ma in questo noi ci sono anche le comunità e le Ispettorie che si hanno accolto – e una delle cose che vorrei portare con me dopo questa bella esperienza di missione è che il vero dono non è tanto quello che possiamo fare ma chi siamo. La domanda quindi non è cosa posso offrire? ma chi posso essere per gli altri? e questo richiede coraggio e abbandono nelle mani di Dio che amandoci ci fa scoprire chi siamo e chi siamo chiamati ad essere in un cammino di libertà! I tanti volti incontrati in questo tempo di grazia sono riflessi del Suo! Grazie!

 

 

 

Sara Favot, novizia FMA
comunità NOVIZIATO Sr. Teresa Valsè Pantellini dell’Ispettoria romana

2021-11-13T10:03:49+01:0013 Novembre 2021|Testimonianze|