È mai possibile che oggi esistano ancora giovani capaci di buttare all’aria i loro progetti desiderando una vita da suora? Lo abbiamo chiesto a Federica che il 6 agosto 2018 è diventata suor Federica, e lei ci ha cantato una canzone…
“Scelgo te perché vivere è semplice da quando sei fianco a fianco con me
Rimani qui e fai di me quello che vuoi
Scelgo e so che domani sarà speciale
Complicato ma scontato mai.”
(Scelgo te, Studio 3)
Mi chiamo Federica e dal 6 agosto 2018 sono sr Federica. La domanda che molti mi fanno è “cosa ti ha spinto a farti suora?”. Oppure, come canta Lo Stato Sociale, “perché lo fai?”. La risposta è tanto semplice, quanto ardua: per amore di quel Lui che tra tanti lui è emerso come l’unico capace di colmare il mio cuore e di farlo battere in pienezza.
Scegliere di essere io
Sempre facciamo delle scelte: sport o animazione, amici superficiali o amici veri, credere o far finta di non “sentire”, vivere o vivacchiare (come diceva Pier Giorgio Frassati)… Le scelte fatte da adolescente mi hanno resa capace di decidermi per la strada che Dio aveva tracciato per me. “Decidere è recidere”, mi ha detto qualcuno, ma recidere non significa per forza lasciare, far morire o moncare. Per me ha significato mettere tutta me stessa là dove sentivo di essere pienamente me stessa, senza maschere o finzioni. Solo e semplicemente io.
Vivere
Essere pienamente me stessa significa essere semplice, senza pieghe dove nascondere parti di me che potrebbero non piacere (e non piacermi) inventando una me che non sono. Per chi mi conosce sa che ho una tendenza naturale alle complicazioni, ma sa anche quanto cerco e chiedo la verità. Questo il mio cammino: cercare la verità di me e viverla. Queste le conseguenze: a 18 anni trasferirmi a 100 km da casa mia per studiare e diventare educatrice, a 22 dare le dimissioni da un lavoro certo per diventare Figlia di Maria Ausiliatrice.
Un desiderio più profondo
C’è stato un periodo in cui una serie di sfortunati eventi mi ha portata a tagliare Dio fuori dalla mia vita. Ero fermamente convinta che mi sarei sposata, avrei avuto dei figli, un marito. Ma una testimonianza ha messo in crisi le mio convinzioni tanto da decidere di mettermi senza filtri davanti alla mia vocazione. Cogliere che la mia vita con o senza il Signore non è la stessa cosa è stato il trampolino di lancio verso i miei desideri più profondi e per questo più veri. Più mi prendevo cura della mia anima e del rapporto con Dio, più mi scoprivo capace e spinta ad amare. Più andavo in profondità nella verità di me, più mi sentivo chiamata a lasciarmi fare, plasmare da Lui.
Domani sarà speciale
Don Bosco invitava a non rimandare a domani il bene che puoi fare adesso. Dio, nell’oggi, mi ha sempre incredibilmente e abilmente preparata a ciò che mi aspettava nel domani. Non smetto di crederlo, perché “tutto ciò che vuole il Signore lo compie” (Sal 135). Certo, non senza di me. Domani sarà speciale perché è speranza, non di qualcosa che non so se ci sarà, ma di un Dio che con certezza c’è. È in risposta al Suo amore che nell’oggi di ogni giorno mi dono a Lui e ai giovani.
Tutto e sempre. Solo per amore di Dio.
Sr Federica Zof, FMA