«Siate tecnici, ma con una forte cultura associativa!». Con questa frase Franco Floris, fondatore della rivista Animazione Sociale, corona una serie di spunti discussi durante la prima giornata di “Una palestra di Valori 2019”. Promosso dal Comitato Regionale PGS di Padova in collaborazione con il Comitato Provinciale PGS di Vicenza, l’aggiornamento formativo è rivolto a dirigenti e allenatori delle Polisportive Giovanili Salesiane. Alla sua terza edizione, quest’anno si lavorerà per ridefinire l’importanza del modello pigiessino nei territori locali.
Lo strabismo educativo
Perché la presenza delle PGS è significativa sul territorio? Perché – risponde Floris, – è capace di ri-territorializzare la vita con uno sguardo attento ai bisogni dei nostri ragazzi e alle forme sociali nascenti, con uno strabismo educativo capace di guardare con un occhio agli atleti e con l’altro al territorio.
Sulla soglia
Le società sportive hanno bisogno di un direttivo in grado di mettersi “sulla soglia”: aprire e chiudere la porta nel rispetto del contesto in cui ci si situa, dialogando all’esterno e consolidando all’interno. Allenatore e dirigente devono essere uniti da uno sguardo lungimirante, a partire dall’amore per il proprio territorio, per farsene imprenditori e valorizzatori, creando occasioni di incontro, gruppo, crescita.
Progettare assieme alle famiglie
Assieme alla formatrice Francesca Busnelli sì è parlato di progettazione degli interventi educativi in base ad obiettivi specifici posti a monte: qualunque azione fatta con i ragazzi ha una valenza educativa concordata tra la società e le famiglie.
Una bella sfida per i dirigenti sportivi e gli allenatori presenti che si sono cimentati in alcune attività di gruppo portando alla luce le dinamiche quotidiane vissute in palestra. Il rischio dell’allenatore è quello di rimanere chiuso nello sport mentre è necessario il lavoro con le famiglie per ritrovare un clima di fiducia e fare una buona educazione.
Roberta Povoleri