Siamo ormai giunti al termine dell’anno scolastico e ogni studente delle Scuole salesiane si chiederà: cosa mi porto via da questa esperienza? Quanto sono cresciuto, cresciuta in quest’anno ricco di gioie ma anche di fatiche? Esiste ancora la speranza per me in un mondo così complesso?
Giorgia: Il mondo a volte ci sembra rotto, ingiusto. Allora io ti chiedo: “Tu cosa stai facendo?”. Come dice la strofa della canzone, come si fa a restare immobili, a rimanere fermi, quando tutto intorno ci grida che c’è bisogno di cambiare?
Giacomo: Suvvia, siamo realisti! Cosa possiamo fare noi? Noi siamo piccoli e impotenti di fronte alla grandezza e alla gravità dei fatti che molto spesso vengono commessi!
Giorgia: È proprio qui che sbagli caro mio! Tu sei fortissimo, tu sei potente, tu sei grande!
Giacomo: E tu chi sei per dirmelo?
Giorgia: Io sono la Speranza! Non devi partire pensando di rivoluzionare il mondo con grandi gesti, con atti eclatanti, e soprattutto di riuscirci in un giorno. Il cambiamento avviene un po’ alla volta, ma inizia da te, da quelle tue piccole scelte coraggiose che fai nel quotidiano. Dal modo in cui tratti gli altri, dalla tua scelta mattutina di svegliarti e dire “oggi non ce la faccio” oppure “oggi ci provo!”, dalla decisione di investire il tuo tempo, la cosa più preziosa che hai, nel crescere, acculturarti, nell’intrecciare nuove relazioni. Io, la Speranza, sono forte! Posso essere così forte da muovere il mondo intero! Chi crede come me, ha la forza di lottare anche quando tutto sembra andare storto! Chi crede come me non smette mai di sognare ed amare!
Giacomo: Mmh, dimmi di più…
Giorgia: Va bene! Allora cosa dice il titolo della canzone che hai ascoltato?
Giacomo: Il mondo che vorrei!
Giorgia: Esatto, il mondo che vorresti tu. Quel “vorrei” è al condizionale, porta dentro di sé una tensione tra desiderio e realtà, tra ciò che potrebbe essere e ciò che non è. Sei in una fase della tua vita dove tutto si costruisce: sogni, amicizie, passioni, paure. Ogni scelta ti sembra enorme e ogni errore in cui incorri o puoi incorrere ti sembra definitivo, ma hai dalla tua un potere grande: quello dell’immaginazione. Solo se lo vorrai potrai iniziare a costruire quel mondo che vorresti, proprio come lo vorresti tu! Questo brano ci dice che questo mondo potrà esistere solo se lo vorrai davvero! Dobbiamo smettere di aspettare che tutto cambi da solo. Vale la pena provarci! Nel mondo che vorresti, vorresti che qualcuno restasse indietro?
Giacomo: No!
Giorgia: Allora vorresti che chi è diverso restasse escluso ed emarginato?
Giacomo: No, anzi! Io sono convinto che le differenze arricchiscono! Non mi spaventano affatto.
Giorgia: Ecco! Allora vedi che anche tu puoi cambiare il mondo!? Le guerre scaturiscono sempre dalle differenze: dalle differenze culturali, religiose, dall’invidia e dalla brama di potere di chi vuole sempre di più, a scapito degli altri. Vorresti un mondo che resta indifferente quando gli passa una notizia che racconta il dolore e la sofferenza che molti provano nel mondo proprio in questo momento?
Giacomo: No! Non ne posso più di questo in realtà!
Giorgia: Vedi allora che qualcuno o qualcosa ti tocca dentro!? Quel condizionale non è debolezza, è spazio per il sogno, ma è anche responsabilità! Ci vuole ricordare che un altro mondo è realizzabile e non solo immaginabile se ognuno di noi fa la sua parte. Un ragazzo di 15 anni, quasi un tuo coetaneo, una volta ha detto nasciamo tutti originali, ma alcuni muoiono fotocopie. E quel ragazzo, Carlo si chiamava, oggi viene ricordato, venerato, conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo, non perché ha fatto cose strabilianti, ma perché nella sua quotidianità ha deciso di credere e sperare nei suoi sogni, non restando mai indifferente di fronte al dolore degli altri, ma come direbbe Don Bosco, camminando coi piedi per terra e abitando col cuore il cielo!
Giacomo: Grazie Speranza, mi sento più leggero e motivato sai!? Sento di poter fare qualcosa e spesso non lo faccio perché sono distratto da altro. Da oggi metterò al centro della mia vita i miei sogni, le mie aspirazioni e non fuggirò davanti alla possibilità di realizzarli.
Giorgia: Questo è lo spirito giusto! Credi nei tuoi sogni e fanne il motore della tua vita, anche in quelli che sembrano troppo grandi! Credi negli altri, anche quando ti deludono, perché possono averlo fatto in un momento di fatica, e tieni sempre nella tua sacca da viaggio una buona dose di perdono! Credi in te stesso, specialmente quando ti senti fragile e ripensa al mondo che vorresti. Credi e spera che un giorno qualcosa di quel mondo si realizzerà, così, ripensando a questo momento, potrai affermare che è proprio il mondo che volevi!