Sui sentieri di suor Maria Troncatti

/Sui sentieri di suor Maria Troncatti

Sui sentieri di suor Maria Troncatti

Conoscere una Santa attraverso i profumi della sua terra, i sapori dei suoi cibi, la vista dei luoghi in cui è vissuta e ha abitato, percorrendo i sentieri su cui lei stessa ha camminato per portare le pecore al pascolo o lavorare i campi, tutto questo ha un valore straordinario, che non è paragonabile alla lettura di una biografia.

Corteno Golgi di sr Maria Troncatti

In preparazione alla canonizzazione di sr Maria Troncatti il 19 ottobre 2025 a Roma, l’Ispettoria Lombarda (ILO) ha organizzato un Triduo nei giorni 23-24-25 agosto 2025 sui luoghi natii della Beata, a Corteno Golgi (BS). Tre giornate per scoprire e approfondire i tre tratti della sua personalità: artigiana di pace e riconciliazione, missionaria e madre. La proposta, aperta a tutti, ha visto la partecipazione di un buon numero di persone, Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), laici e ragazzi, provenienti soprattutto dall’Ispettoria ILO, ma c’era una rappresentanza anche delle altre ispettorie vicine. Del Triveneto hanno partecipato sr Eliana Biffi, a nome dell’Ispettrice (sr Antonella Franchini), sr Marjam Malvestio, in quanto ha realizzato con le novizie il musical che ricorda l’anniversario della prima spedizione missionaria e che è stato proposto in una delle due serate, e sr Reka Barsony, che ha curato con la mamma una traduzione in ungherese di una breve biografia di sr Maria Troncatti.

Giornate ricche di esperienze, che avevano l’intento di far conoscere la figura di sr Maria a partire da quanto aveva vissuto in famiglia, con il racconto di nipoti e pronipoti ancora viventi, dalla testimonianza di alcuni volontari del VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo), che hanno potuto conoscerla nel suo ultimo anno di vita in missione, e dai contributi profondi di don Pierluigi Cameroni e sr Francesca Caggiano, Postulatore e Vice Postulatrice delle cause dei Santi, e di sr Piera Cavaglià.

Il sentiero di Maria Troncatti

Alla realizzazione di queste giornate hanno contribuito l’amministrazione, la pro-loco e la comunità parrocchiale di Corteno e di Aprica, orgogliosi e felici di creare momenti diversi di fraternità e conoscenza del territorio, attraverso i piatti tipici della Valcamonica e belle passeggiate sui sentieri che anche la nostra Beata aveva percorso da fanciulla. Uno degli eventi è stato l’inaugurazione del sentiero a lei dedicato, che porta alla baita dove lei da fanciulla andava a portare al pascolo le pecore; lungo la via si possono leggere alcune frasi tratte dalle sue lettere e ascoltare con il QR code degli audio, di cui uno con la sua voce originale e gli altri con il racconto di alcuni passaggi della sua vita.

In una delle due serate abbiamo vissuto un momento di preghiera suggestivo, una fiaccolata lungo la strada che sale alla chiesa di S. Martino, terminata con il concerto di un coro locale di alpini, che ci ha offerto un ricco repertorio di canti, molti dedicati alla Madonna e uno originale dedicato a sr Maria Troncatti. Nella seconda serata le novizie FMA, con anche alcune neo-professe, hanno offerto il musical Nate per il volo.

Maria Troncatti madrecita

Molto partecipate sono state le celebrazioni eucaristiche nella chiesa parrocchiale, dove la Beata ha ricevuto il Battesimo. La prima è stata presieduta da don Pierluigi Cameroni, che ha sottolineato come sr Maria – “sia stata una donna artigiana di pace e riconciliazione perché donna riconciliata in se stessa, capace di mettere ordine nelle sue relazioni attraverso un cammino vocazionale faticoso, perché il distacco dalla famiglia le costava molto, ma sempre radicato in Gesù, Crocifisso e Risorto”. In quest’ottica ha riletto anche l’episodio in cui sr Maria estrae la pallottola che aveva colpito la figlia del capo e si era così guadagnata il favore del popolo indigeno: sr Maria inizia dalle nuove generazioni a togliere il virus dell’odio e della guerra, perché la pace ha bisogno di pensieri nuovi. Il suo percorso di vita tra gli Shuar, che dapprima la riconoscono come grande stregona e, alla fine, ne annunciano la morte alla radio chiamandola mamma o meglio madrecita, dice di un lungo e faticoso procedere passo a passo, senza mai perdere la speranza, tra mille pericoli e ostacoli, per costruire pace ed essere madre che genera vita, che feconda, come quel letame che aveva sparso con la sua famiglia il giorno prima di partire definitivamente per le missioni, senza più farne ritorno.

Ringraziamenti

Il Triduo si è concluso il 25 agosto, dies natalis della santa, con la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Card. Oscar Cantoni della diocesi di Como, e un momento di riflessione e di ringraziamenti nel primo pomeriggio. In dono i partecipanti hanno ricevuto un vasetto con dei semi e un pezzo di legno di abete rosso: profumo di terra coltivata, aria di montagna e abeti rossi che si trasformano in liuti e violini per creare belle armonie, così come sr Maria con la sua carità ha trasformato la vita di tante persone in missione, sia coloni sia shuar, senza distinzione, curando i corpi e insieme le anime. Sono state tre giornate in cui ognuno ha potuto lasciarsi ispirare dal racconto della vita della santa per portare a casa una parola, un atteggiamento, un pensiero nuovo che spinga a camminare sugli stessi sentieri di una testimonianza audace dell’amore di Dio e di una vita totalmente donata e capace di costruire ponti di pace nel quotidiano.

Sr Eliana Biffi

2025-08-30T11:46:38+02:0030 Agosto 2025|Eventi, Testimonianze|