Tra fine febbraio e inizio marzo la nostra vita e quella di tutto il mondo si è completamente ribaltata. Cortile vuoto, silenzi interminabili, programmi e iniziative annullati: a causa di questo fantomatico virus le nostre attività si sono dovute fermare e trasformare, adattandosi alle nuove condizioni e disposizioni.
Dopo una settimana di oratorio vuoto, di assenza dei bambini e ragazzi in cortile, di lontananza dalle famiglie, ci siamo dette: non possiamo non riavvicinarci ai bambini e ai ragazzi. Ma cosa possiamo fare senza vederci fisicamente? L’oratorio è uno dei luoghi privilegiati per incontrarsi, giocare insieme, studiare insieme, costruire insieme… Insieme, ma ora, come si fa? E così, tra un dubbio e un’illuminazione, tra mille domande e punti interrogativi, si è chiarita in noi qualche piccola luce: serve un nuovo progetto! L’Oratorio online: OnLine4LIFE.
Il primo lancio
Non ci siamo persi d’animo ed eccoci pronti a ripartire re-inventando mille idee e proposte. Il tutto ha preso il via, cercando di coinvolgere tutti gli educatori del doposcuola che si sono travestiti per un giorno da Advengers… o meglio, da OMAvengers, ciascuno con la sua caratteristica ed abilità. Abbiamo realizzato un video, in cui questi supereroi cercano di vincere il virus più terribile: la noia! Dopo questo lancio, abbiamo ricevuto molti riscontri da famiglie e ragazzi, che rispondevano felici e carichi, incitandoci a continuare nel progetto. Abbiamo capito che anche solo un messaggio ogni tanto e un piccolo video, potevano far felici questi ragazzi.
Supporto a distanza
In questo lungo periodo di distanza, ci siamo attivati anche per offrire una presenza costante e viva, utilizzando i mezzi di comunicazione digitale. Da un lato, abbiamo continuato a seguire e a supportare a distanza i bambini e le famiglie più in difficoltà nei compiti. Dall’altro lato, utilizzando le piattaforme di Whatsapp e Facebook, siamo usciti con una serie di iniziative a livello educativo, ludico, artistico, espressivo, motorio: concorsi, ricette, canzoni, laboratori, buongiorni….
Personalizzazione e rete: scuola e assistenti sociali
Noi educatori, ci siamo costantemente riuniti per la progettazione e la verifica. In particolare ci siamo detti che non bastavano queste iniziative, ma che dovevamo contattare personalmente le famiglie per far sentire la nostra vicinanza e sondare anche i loro bisogni, per avere così la percezione del clima che respiravano in questa nuova quotidianità. Così, cerchiamo di farci presenti, con un messaggio per i compleanni, piccoli video per far vivere bene i tempi liturgici.
Nel frattempo abbiamo anche contattato la scuola per cercare di essere un tramite per le famiglie e ragazzi più in difficoltà; il preside e i professori sono stati subito molto disponibili e stiamo cercando di fare squadra per permettere a tutti di seguire la scuola e di non lasciare nessuno indietro. Cerchiamo così di lavorare anche su un livello più individuale per garantire uno sguardo specifico, mirato e personalizzato alle famiglie. In tal senso, si stanno mantenendo i contatti con gli assistenti sociali, garantendo l’attuazione dei rispettivi programmi individuali personalizzati (PEI), per quanto possibile.
Insieme si può
E così, cerchiamo di vivere ogni giorno, con il desiderio di stare vicino ai nostri ragazzi, facendo diventare vita quel “per voi studio, per voi lavoro, per voi sono disposto a dare la vita”, che abitava nel cuore di don Bosco e che gli ha fatto affrontare le dure prove della vita.
Insieme, si può.