Dare senza chiedere

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Dare senza chiedere

Ci sentiamo benedetti quando sentiamo che Dio ha davvero scelto noi, ci sentiamo maledetti quando crediamo a quella voce che ci dice che non siamo abbastanza e che non saremo mai all’altezza. La fede, però, ci salva da quest’ultima sensazione e, quando ce ne accorgiamo, ci domandiamo come mai il Signore abbia fatto visita proprio a noi, proprio al nostro cuore e alla nostra vita.

Arrivo da te!

Dio, nel Natale, arriva come vita e ci sprona a raggiungere le persone a noi care, per dar loro gioia; ci chiede di non vivere come spettatori, aspettando che qualcosa accada, ma di diventare i protagonisti, mettendoci in cammino. L’incontro di Elisabetta e di Maria, ci invita a riflettere – in questo tempo di attesa – anche sulla nostra fede.

Per la riflessione

L’immagine di Maria che cammina velocemente verso la sua parente, a piedi scalzi, pronta a offrire il suo aiuto è significativa ed evocativa. Proviamo a sostituirci a lei per immaginare verso chi stiamo rivolgendo i nostri passi.

  1. Questo gesto potrebbe rappresentare una forma di urgenza o una scelta consapevole di abbandonare le comodità per correre verso qualcuno che ha bisogno di aiuto. Come percepisci questa sua decisione?

  2. Il passo rapido potrebbe indicare un’emergenza, ma anche un atto di generosità, di sacrificio o di amore. In che modo la velocità del suo cammino riflette l’urgenza o l’intensità del suo sentimento?

  3. Sei disposto, come Maria, a sacrificare tempo e comodità per qualcun altro? Che tipo di riflessioni ci invita a fare questo gesto sul tema del dare senza chiedere nulla in cambio?

2024-12-19T18:49:31+01:0021 Dicembre 2024|Spiritualità|