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CINESCHEDA | Anni da cane
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CINESCHEDA | Anni da cane
CINESCHEDA è una rubrica di cinema on line che si propone di mettere a disposizione una serie di contenuti e schede didattiche di approfondimento per tutti coloro che amano leggere la vita attraverso la pellicola cinematografica.
«Non c’è nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima.»
(Ingmar Bergman)
Anni da cane
Prima che sia troppo tardi
Stella sta per compiere 16 anni e qualcosa le dice che quel giorno sarà l’ultimo giorno della sua vita. Decide perciò di smettere di lasciarsi vivere e di prendere in mano con decisione le redini della sua esistenza. Stila perciò una lunga lista delle cose che vuole fare assolutamente prima che sia troppo tardi. Ad aiutarla nell’impresa sarà l’amica del cuore Nina e l’ormai immancabile amico gay Giulio. L’entrata in scena di Matteo, il primo amore, rovinerà irrimediabilmente i piani di Stella, che dalla sua lista aveva intenzionalmente escluso qualunque cosa potesse aver a che fare con il romanticismo e l’innamoramento, costringendola a fare i conti con le sue paure e a rivedere le proprie priorità. Prendendo a protagonisti adolescenti romani della classe media, che conoscono purtroppo le feste alcoliche, ma anche il mondo del volontariato, il film punta a favorire l’identificazione di tanti ragazzi e ragazze italiani con le vicende che riguardano i protagonisti.
Un’occasione per ascoltare
Anche se la trama del film non si presenta particolarmente originale – di film per teenagers che affrontano i temi caldi dell’adolescenza ne abbiamo visti tanti nell’ultimo decennio – la pellicola si distingue per lo sforzo di raccontare i drammi e le gioie dei nostri ragazzi con una certa delicatezza e sufficiente realismo, elementi che possono permettere all’educatore di fare della visione del film una occasione di dialogo aperto e sincero su temi importanti come la fretta di consumare esperienze, soprattutto sessuali. Sempre a patto che l’adulta sappia fare lo stesso sforzo compiuto dal regista del film: sospendere il giudizio ed accettare la fatica di entrare nel mondo confuso e pieno di ambiguità degli adolescenti di oggi, per comprendere come le loro scelte azzardate o pericolose siano piuttosto tentativi disperati di uscire dal caos in cui si sentono immersi, che sfide lanciate apertamente all’etica e alla morale.
L’ancora di salvezza dell’amicizia
Lungo tutta la vicenda raccontata dal film, Stella si muove come camminando su di un sentiero affacciato da entrambi i lati su un precipizio: da un lato l’abisso della morte, che ha toccato la ragazza molto da vicino a causa della recente perdita di una persona cara; dall’altro l’abisso dell’amore, che significa apertura al futuro, ma anche uscita da sé stessa, dalle proprie comodità, apertura radicale all’altro, nella gioia e nel dolore. In questo viaggio pieno di pericoli, in cui la tentazione e la paura di mollare è sempre in agguato, l’ancora di salvezza è rappresentata dagli amici, i compagni di strada con cui stare in cordata. Ancor più dei primi esperimenti sentimentali, che lasciano inevitabilmente l’amaro in bocca a causa dell’immaturità dei protagonisti. Le amicizie sono una grande palestra di maturazione personale, dove conoscere sé stessi e mettere alla prova la propria capacità di fedeltà, dedizione e attenzione all’altro, tanto alle sue ricchezze quanto alle sue fragilità.
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