Avventura brasiliana

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Avventura brasiliana

Durante l’estate appena trascorsa i salesiani e le salesiane del Triveneto hanno messo in cantiere diverse proposte missionarie, per coloro che sentivano il desiderio di vivere un’avventura dal profumo di Vangelo.

Sono 53 i giovani partiti dal Triveneto per vivere un’esperienza in varie parti del mondo: in Egitto, dal 14 Luglio all’11 Agosto, per l’insegnamento dell’italiano nella casa de Il Cairo El Sahel; in Moldavia, dall’ 1 Agosto al 18 Agosto, per attività di animazione nella campagna rurale di Cretoaia;  in Brasile dal 5  al 28 Agosto e in Madagascar dall’ 1 al 22 Agosto.

Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni dei tanti giovani che, la scorsa estate, hanno accolto Gesù sulle rive del loro cuore e che, con coraggio e passione, hanno preso il largo per diventare dono per gli altri. Oggi scopriamo una tra queste esperienze, raccontata da sr Claudia Simonetto, dell’oratorio di Percoto (Udine).

Juina (Brasile): una città di transito

Martedì 6 agosto 2024 alcuni giovani, provenienti da diverse realtà salesiane del Triveneto, sono partiti per un viaggio missionario alla volta del Brasile. Due le destinazioni: la città di João Pessoa, sulla costa, e quella di Juina, nello stato federale del Mato Grosso, a ridosso della Foresta Amazzonica. Tra i giovani diretti a Juina c’erano tre ragazzi legati da esperienze di animazione o di lavoro presso l’oratorio di Percoto (Udine): Enrico, Ilaria, Paolo e sr Claudia.

L’occasione di questo viaggio missionario è nata dalla storia personale di una coppia di sposi di Vicenza, Lorenzo e Micaela. La coppia ha vissuto dal 2000 al 2004 a Juina, in supporto al primo vescovo locale, un salesiano, ed erano desiderosi di tornarvi, ora, con i tre figli adolescenti. Desideravano mostrare loro i luoghi e le opere nate, in un periodo tanto importante della loro vita. Inoltre volevano contribuire nuovamente portando delle donazioni raccolte nei mesi precedenti. Si sono resi disponibili anche ad accompagnare un gruppo di giovani missionari formato, per l’appunto, dai quattro giovani dell’oratorio e da altri due giovani di Schio e Trento, Filippo e Maddalena.

Foto di Isabella Carvalho

Juina si trova al centro del Brasile e per raggiungerla sono necessarie dodici ore di autobus dalla capitale federale, Cuiabà. È una città di transito, fondata in tempi recenti per accogliere gli operai delle miniere di diamanti e delle imprese nate per lavorare il legno della vicina foresta. Attorno alla città, che conta circa 50 mila abitanti, si trovano diversi quartieri (bairros, in portoghese), abitati principalmente da persone in condizione di povertà materiale e culturale.

Nel bairro Palmitera sorge l’oratorio don Bosco, nato sotto l’episcopato di Don Franco Dalla Valle e gestito attualmente dalla diocesi. La maggior parte dei nostri sforzi si è concentrata in questo oratorio. Ci siamo spesi soprattutto in attività di animazione per i bambini del luogo e in piccoli interventi di manutenzione, finanziati dalle offerte raccolte.

Nel tempo che avevamo a disposizione, finite queste attività, abbiamo conosciuto alcune delle tante iniziative portate avanti dalla diocesi e dall’attuale vescovo, don Neri. Abbiamo deciso di finanziarne alcune. Tra queste ci sono una comunità protetta per donne gestanti (Casa da Mãe Gestante) e un Istituto per bambini e adulti diversamente abili (Escola Pestalozzi Renascer). Di queste esperienze ne abbiamo sperimentato in prima persona la bontà ed i risultati.

Infine abbiamo trascorso gli ultimi due giorni del nostro viaggio a Rio de Janeiro, ospiti di una grande opera salesiana, il Colégio Santa Rosa. Nella coloratissima città Carioca abbiamo salutato il Brasile e concluso la nostra esperienza missionaria sotto l’abbraccio maestoso e confortante di Cristo Redentore.

 

2024-10-23T11:20:35+02:0026 Ottobre 2024|Testimonianze|