Nel grande sogno di Don Bosco ci siamo anche noi! Ecco la testimonianza di chi si sente Amato e chiamato #makethedream.
Giovanni e l’allegria
Entrare in cortile è uno dei modi più belli secondo me per entrare nelle vite dei ragazzi.
Esserci è per me la cosa più bella (tanto che parecchie volte ho saltato qualche lezione all’università!).
È bello stare in mezzo a loro capire quando sono felici oppure quando sono tristi, ascoltarli e lasciare che si raccontino, nei loro modi tutti diversi, chi parla di se giocando a calcio e chi semplicemente chiacchierando del più e del meno, il bello è ascoltarli e tutto questo me l’ha fatto capire Giovanni Bosco, il santo del cortile!
La cosa più bella resta sempre vederli, parlare e stare in mezzo a loro, riempie di felicità, e non c’è, secondo me, cosa migliore.
Linda Limina | Animatrice di Don Bosco – Verona
Fin da piccola sono sempre stata molto legata all’oratorio principalmente perché passavo le mie giornate a giocare e divertirmi. Le suore e le educatrici ci hanno sempre raccontato episodi della vita di Don Bosco e ricordo che lo sentivo sempre molto vicino perché all’oratorio si respirava spirito di condivisione e di amore per l’altro.
Nel corso degli anni cominciai ad abbandonare l’oratorio. Fortunatamente però mia mamma e suor Valeria hanno deciso, a mia insaputa, di iscrivermi come animatrice del GREST estivo. Ho capito subito quanto fosse importante per me e per i giovani, con cui trascorrevo le mie giornate, poter imparare qualcosa gli uni dagli altri. Per questo credo vivamente nella possibilità di continuare a trasmettere amore per i giovani proprio come faceva Don Bosco.
Sara Cortiana | Animatrice di Don Bosco – Valle dell’Agno