È stata nominata suor Antonella Franchini ispettrice dell’Ispettoria del Triveneto per il prossimo sessennio 2023 – 2029. Le auguriamo di essere vincolo di unione tra le comunità a lei affidate […] nello spirito di don Bosco e madre Mazzarello (C art. 144).
Suor Antonella vive a Pavia da 9 anni ed è la direttrice della Fondazione Martinetti Lega del Bene, opera che, attualmente, gestisce quattro Comunità educative residenziali per minori e un appartamento di autonomia per ragazze maggiorenni ed accoglie, su richiesta dei Servizi socio assistenziali del territorio e per decreto del Tribunale competente, minori, maschi e femmine, italiani e stranieri, inseriti nei diversi appartamenti secondo l’età.
La Fondazione Martinetti
La Fondazione Martinetti è un’istituzione amata dall’intera città, che continua a considerarla con il suo caldo nome originario: Il Nido. È nata nel 1914 come associazione femminile per opera di Maria Martinetti, personalità geniale, aperta ed energetica plasmata in un ambiente, come quello torinese, di forte sensibilità sociale e di eccezionale impegno cristiano. Nel 1930 la gestione educativa venne affidata alle Figlie di Maria Ausiliatrice che vivono in questa Opera il privilegio di condurre una casa-famiglia sul modello della prima casa di don Bosco a Torino e di madre Mazzarello a Mornese.
Lavoro in equipe
Suor Antonella, con competenza e grande spirito d’iniziativa, è a capo di questa realtà affascinante e impegnativa, guida saggia della comunità educante formata da Figlie di Maria Ausiliatrice e laici, chiamata a interfacciarsi con le istituzioni e il territorio. In questi anni, grazie al suo carisma, in sinergia e complementarietà di ruoli, si è giunti a un ripensamento del servizio che, partendo dall’esperienza passata, in confronto con le emergenze educative e le nuove disposizioni legislative sull’accreditamento, ha portato all’attuale configurazione della Fondazione.
Chi tra i laici lavora da tempo a stretto contatto con lei afferma: perdere tempo per guadagnarne ha significato in questi anni particolare attenzione ai bisogni di ciascuno, sia minore od educatore, attenzione alla formazione e supervisione, al lavoro in equipe, al lavoro in rete con gli enti del territorio. Una spinta costante a superare le difficoltà senza minimizzarle ma condividendole… ma soprattutto uno sguardo sempre attento al futuro e alle nuove sfide educative.
Ma i ragazzi e i bambini che vivono qui, cosa dicono di Suor Antonella?
A., che da poco è diventata maggiorenne scrive:
Ringrazio Suor Antonella per tutte le volte in cui si è resa disponibile per ascoltarci, aiutarci a crescere e darci delle dritte quando stavamo andando fuori strada, per l’impegno che ci mette per far stare in equilibrio la nostra sicurezza con la nostra libertà. Poi aggiunge in tono scherzoso come post scriptum per non farla commuovere troppo – spero che per l’Epifania passerai, befana! – in risposta alle battute ironiche, ma sempre raffinate e mai offensive che suor Antonella è solita fare con tutti, che spesso aiutano ad alleggerire il clima e la portano ad avere una relazione più calda e diretta con i ragazzi, che sanno di essere benvoluti e che possono tranquillamente permettersi di scherzare.
F., che ora ha 20 anni ed è arrivata qui ormai sette anni fa, dopo un viaggio estenuante durato mesi, percorrendo il deserto e attraversando il mare afferma con le lacrime agli occhi:
Sr Antonella è una persona che sa amare, una persona che sa ascoltare. In questi anni mi ha dato veramente tanto e mi ha fatto da mamma. E’una persona veramente bella.
A. e T., due ragazze del gruppo delle adolescenti, a volte sfidanti ma capaci di riconoscere il bene ricevuto, affermano:
Sr Antonella è un punto di riferimento, una persona con la quale ti puoi sfogare.
È stato chiesto un pensiero anche a qualche bimba tra le più piccole e alla domanda: Chi è per voi suor Antonella?
B. e G., entrambe di 5 anni, hanno risposto spontaneamente con una parola: È una mamma! e D., che di anni ne ha 7, ha aggiunto, come è solita fare, un suo pensiero saggio: Per me è importante perché dice delle cose belle, che danno coraggio!