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L’uomo che voleva essere amato e il gatto che si innamorò di lui
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L’uomo che voleva essere amato e il gatto che si innamorò di lui
Suor Eliana Biffi, Figlia di Maria Ausiliatrice, cura questa rubrica letteraria per chi ama il mondo della lettura e desidera approfondire alcuni argomenti e autori attuali. Nella scheda del libro L’uomo che voleva essere amato e il gatto che si innamorò di lui di Thomas Leoncini è possibile avere anche una traccia di riflessione da trattare con i gruppi classe o negli oratori centri giovanili.
Un tuffo nella fantasia
Un romanzo sulla ricerca del senso della vita: al di là del successo e del potere, qual è il vero desiderio del cuore umano? Ogni uomo cerca la felicità ma a volte sbaglia sentiero e si trova in un vicolo cieco. Come è capitato al protagonista di questa storia, dove fantasia e realtà si intrecciano senza far capire del tutto dove finisce l’una e inizia l’altra.
L’uomo che voleva essere amato e il gatto che si innamorò di lui, di Thomas Leoncini non è un libro particolarmente originale, perché riprende temi e immagini tipici nella letteratura, è infarcito di rimandi letterari più o meno espliciti senza volerli mai approfondire o rielaborare. Tuttavia si può leggere agilmente e trovare delle riflessioni che ci guidano in un viaggio interiore di cui abbiamo sempre bisogno nella frenesia della nostra vita.
Un romanzo scritto da uno psicologo e giornalista che ha pubblicato con Z. Bauman Nati liquidi (Sperling e Kupfer, 2017) e con Papa Francesco Dio è giovane (Piemme 2018). Papa Francesco lo definisce un tuffo nella fantasia cogliendone sicuramente l’atmosfera un po’ fiabesca. Forse nella forma del racconto breve avrebbe reso meglio, perché talvolta la narrazione risulta un po’ noiosa e lenta. Rischia di essere una raccolta di riflessioni e di vari contributi presi un po’ dalle religioni, un po’ dalla psicologia, per tentare un percorso verso l’autenticità. Il contatto con la natura, sembra indicare l’autore, è la mediazione principale per andare verso se stessi, per conoscersi, prendere consapevolezza dei propri pensieri, sentimenti ed emozioni, e trovare l’equilibrio e la libertà interiore. Usa la nota metafora del cammino, della salita verso la vetta, per condurci attraverso un percorso nella nostra interiorità, anzi, per metterci in contatto con essa, uscendo dalla frenesia della vita quotidiana che ci porta a vivere tutto con superficialità e fretta.
Un viaggio davvero particolare
Il protagonista, Christian, è un giovane uomo, ricco, felicemente sposato. Si sente pienamente realizzato nel lavoro, ma nasconde nel profondo dell’animo una ferita, una perdita. La mancanza del padre si fa sentire qualche volta, ma resta per lo più nell’inconscio, mentre corre affannato nella sua vita di uomo d’affari. Christian inizia una giornata che sembra da subito speciale. Crede che a renderla tale sia un affare di lavoro andato molto bene, ma scoprirà che lo attende un viaggio davvero particolare. Il destino gli affida un compagno di viaggio insolito, un gatto trovatello a cui darà il nome Joshua. Subito dopo la conclusione dell’affare trova nella macchina un messaggio anonimo a cui faranno seguito altri pezzi di carta scritti con la stessa calligrafia e contenenti delle poesie che sembrano delle indicazioni. Lui stesso pensa: “Sembra una caccia al tesoro senza mappa”. Così si ritrova in un bosco, ai piedi di una montagna, e inizia a percorrere il sentiero. Lungo il cammino incontra vari personaggi che lo portano a riflettere, a farsi le domande giuste, a fermarsi e a cambiare modo di vedere e di sentire la vita. Ad ogni capitolo una nuova tappa e un nuovo tassello del puzzle per capire il complesso mondo interiore e il suo rapporto con l’esterno, la natura, le persone, il mondo. Fino a toccare la sua ferita più profonda.
Una delle poesie che trova lungo il cammino recita: “Per trovare le risposte bisogna sapere dove cercare le domande giuste” (pg. 67): un invito a trovare il tempo per fermarsi e riflettere, a non aver paura della solitudine perché essa può diventare il luogo in cui farsi le domande giuste e ascoltare le risposte. Per trovare la felicità l’uomo non può usare solo la ragione, ma deve riconoscere che ha anche un cuore e un’anima, che c’è la coscienza e l’inconscio, che siamo una totalità e che l’amore ci abita. Non stupisce che il libro sia molto piaciuto a Papa Francesco, dal momento che riecheggia tematiche tratte dalla Laudato sì e dalla Fratelli tutti, in particolare la connessione tra tutte le creature e la natura come luogo in cui ritrovare il rapporto con il Creatore.
Se avrete pazienza e vi lascerete condurre docilmente potrete anche voi fare il vostro percorso.
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